Gli ambienti

Lo spazio di un servizio educativo ha una grande importanza rispetto alle esperienze che i bambini possano fare, per questo nel progetto educativo del nido d’infanzia Coccole e Balocchi, la qualità dello spazio è al centro dell’attenzione degli educatori. L’ambiente ha infatti un ruolo fondamentale nel favorire lo sviluppo delle potenzialità del bambino: le cose, gli oggetti sono per lui interlocutori importanti che condizionano i suoi comportamenti, la qualità delle esperienze personali, motorie e relazionali. Per caratterizzare gli ambienti è necessario partire da una attenta osservazione dei bisogni dei bambini e dalle loro potenzialità di sviluppo. Gli spazi del nido d’infanzia sono stati organizzati in modo da creare un ambiente che offra condizioni strutturali incoraggianti sia per gli educatori che vi lavorano, sia per i bambini che usufruiscono dell’ambiente.

La struttura, una villetta circondata da un giardino con tre accessi autonomi, ha reso facile individuare percorsi di accesso, spazi sezione, spazi esterni autonomi per ciascuno dei due gruppi, lo spazio nanna è utilizzato da un solo gruppo, un’attenta turnazione permette l’uso e la contestuale sanificazione dei servizi igienici comuni, un’adeguata organizzazione consente un uso molto limitato della cucina.

É stato progettato un ambiente con queste caratteristiche:

  • Spazio accogliente e riconoscibile, che trasmette a chi entra nella struttura, anche occasionalmente, l’immagine di una situazione organizzata, calda e accogliente, nella quale sono immediatamente visibili le tracce delle esperienze che bambini e adulti condividono al suo interno. Spazio accogliente anche grazie all’atteggiamento e alle proposte del personale educativo nei confronti dei genitori dei bambini iscritti.
  • Spazio organizzato a misura di bambino, accogliente e riconoscibile, con arredi che richiamano il più possibile quelli familiari e che danno una dimensione di agio e quotidianità.
  • Spazio articolato, differenziato, organizzato con materiali, giochi e risorse che sollecitino il bambino al massimo grado possibile di autonomia nell’uso delle diverse opportunità, assegnando all’adulto un ruolo di regia generale della situazione.
  • Spazio con materiali sistemati in maniera tale da favorire l’uso autonomo da parte dei bambini che possono vedere e prendere i giochi e gli oggetti senza l’intermediazione degli adulti. Il ruolo dell’adulto sarà, semmai, quello di fare proposte e di partecipare al gioco dei bambini.
  • Spazio abitato in quanto al nido il bambino può trascorrere molto tempo in un momento delicato del suo sviluppo. Lo spazio deve consentire familiarità, intimità, sicurezza come la casa. Così come è importante che i bambini abbiano a disposizione oggetti di uso quotidiano come gli utensili che trovano e vedono usare normalmente a casa.
  • Spazio prevedibile che consente al bambino un riconoscimento del suo uso e una chiara lettura di quanto viene proposto nei diversi momenti della giornata.
  • Spazio ampio per correre e muoversi, spazio piccolo per stare in intimità. Tane, piccoli angoli, spazi raccolti sono stati pensati per permettere al bambino di trascorrere momenti più raccolti.
  • Spazio curato esteticamente, ovvero l’asilo nido, proprio perché è un luogo abitato da bambini ed adulti, non può essere un luogo anonimo, ma deve essere piacevole, arredato con la cura di una casa con sedie, armadietti, con oggetti come specchi, luci, e decorazioni di vario tipo.
  • Spazio concepito secondo una dimensione personale, tale da permettere di ritrovarsi, di riconoscersi e di riconoscere i propri oggetti e quelli degli altri e maturare quel senso di appartenenza indispensabile per trascorrere al centro, un tempo sereno e di benessere.
  • Spazio facilmente igienizzabile per la scelta dei materiali e degli arredi e per l’organizzazione degli spazi che consentono all’educatore un rapido riordino e sanificazione anche in presenza de bambini.

La scelta di lavorare per gruppi misti divisi per tempi di frequenza implica lo stabilire quale debbano essere gli spazi di riferimento di ogni gruppo di bambini. Ogni spazio sezione deve offrire tutte le proposte di gioco e attività e consentire un autonomo svolgimento dei momenti di routine.

Ecco perché nella cura e nell’allestimento degli spazi sarà fondamentale pensare a bisogni di crescita di tutti i bambini, per consentirne un uso appropriato in base all’età e allo sviluppo evolutivo.

I GRUPPI DI LAVORO

In base alla precedentemente descrizione, sulla composizione dei gruppi dei bambini divisi per fascia di età, nel nido d’infanzia sono presenti due sezioni, A e B e sottogruppi. Nella sezione A guidata da due educatrici, ci sono i “Bruchini” (lattanti: bambini dai 3 ai 12 mesi) e le “Farfalle” (bambini dai 12 ai 36 mesi) che fanno ritorno a casa alle 12.00 senza pranzo oppure entro le 13.30 dopo pranzo, occupano una loro stanza comune. La sezione B invece occupa un’altra stanza adiacente la zona nanna, ed è lo spazio di vita dei “Pesciolini” (piccolo gruppo misto di bambini dai 13 ai 36 mesi) che frequentano la mattina più prolungamento pomeridiano, fino alle ore 16,00 o le ore 18.00.

Il nido è il luogo dove più facilmente gli educatori possono stabilire relazioni individualizzate e dove il bambino trova attenzione ed ascolto, si riconosce e si sente riconosciuto; è il luogo cui maggiormente il bambino sente di appartenere perché qui trova spazi personalizzati come a casa, condizione questa che garantisce punti di riferimento che danno sicurezza al bambino. Il bambino dà un’importanza particolare a ciò che considera “suo”. Sistemare le foto di ogni bambino sui pannelli di documentazione e di presentazione del gruppo, fare in modo che ciascun bambino abbia una propria scatola, un proprio posto dove sistemare e ritrovare i suoi oggetti, le sue produzioni, le cose che gli appartengono, aiuta il bambino ad orientarsi, a sentire quel luogo familiare.  Raccontare ai genitori, anche attraverso immagini, quanto accaduto durante la settimana, può essere un utile strumento per condividere con loro i momenti trascorsi dal bambino al nido.